Manutenzione correttiva o di necessità
La manutenzione correttiva o di necessità si può riassumere come il far funzionare il componente e/o l’impianto finché non si guasta. Poi lo si ripara o lo si sostituisce.
Questa forma di manutenzione può essere inserita nei contratti di manutenzione con la denominazione: “Interventi su chiamata”, per i quali si devono definire i tempi massimi di intervento nell’ambito di periodi dell’anno, del mese e del giorno, e di conseguenza gli oneri dovuti alla reperibilità, nonché il costo dei vari interventi ed oneri dovuti alla preventiva conoscenza delle apparecchiature o dell’impianto e delle eventuali scorte di materiali di impiego più comuni o indispensabili al caso.
Manutenzione preventiva
Quando i preposti intervengono in anticipo sul componente e/o sull’impianto per mantenerlo in buon stato la manutenzione è “preventiva”. Per analogia si riporta quanto previsto dalla già citata norma UNI 8364 che la definisce “manutenzione rivolta a prevenire guasti, disservizi e riduzioni di efficienza e/o di funzionalità”. La manutenzione preventiva può essere inserita in un contratto di “Manutenzione programmata o ciclica” ad interventi di tempo concordati e prestabiliti, definendo gli oneri dovuti alla preventiva conoscenza delle apparecchiature o dell’impianto nonché gli oneri relativi agli interventi prestabiliti.
Manutenzione Ordinaria
Quando i preposti intervengono con piccole modifiche, che non incrementano sensibilmente il valore patrimoniale dei componenti e/o dell’impianto, solo al fine di migliorare le prestazioni e/o la sicurezza. La manutenzione migliorativa può essere inserita in un contratto di “Manutenzione su richiesta” ma con contratti finalizzati ad interventi specifici, con l’impegno del manutentore di comunicare al committente tutte le novità normative e di legge inerenti agli impianti oggetto del contratto.
Manutenzione straordinaria
Si tratta di interventi che, pur senza obbligo di redazione del progetto da parte di un professionista abilitato, richiedano una specifica competenza tecnico-professionale e la redazione dell’installatore della dichiarazione di conformità, come:
– Sostituzione di un componente dell’impianto con un altro avente caratteristiche diverse;
– Sostituzione di un componente o di componenti guasti dell’impianto per la cui ricerca siano richieste prove ed un accurato esame dei circuiti;
– Aggiunta o spostamento di prese a spina su circuiti esistenti;
– Aggiunta o spostamento di punti di utenza (centri luce, ecc.) su circuiti esistenti.